Simone Andreoli è un nome che fissa composizioni olfattive con ricordi e memorie di paesi lontani, imprimendo i pensieri di un diario di viaggio in ogni profumo come se fosse la tela di un pittore o il pentagramma di un musicista.
Il diario racconta dell’errare costante nelle strade del mondo che diventano spazi individuali dove l’olfatto si trasforma in storia, ricordo ed emozione.
Le sue pagine ci parlano e insieme agli odori ci guidano nel nostro intimo archivio per ricondurci in ogni dove e in ogni luogo; l’esperienza sensoriale si estende, andando oltre la pelle e diventa itinerante evocazione di destinazioni percorse e angoli remoti.
Il profumo è protagonista, narratore di storie che si intrecciano fra parole scritte e reminiscenze disciolte in un sodalizio di odori, dove la materia si mescola per riportarci in quella spiaggia dimenticata o nel traffico di Wallstreet.
Il viaggio non è più soltanto un percorso verso un luogo, ma introspezione, ricerca e conoscenza. Così navighiamo sospinti dagli odori nel viaggio più difficile e misterioso, la scoperta interiore dell’io più profondo.
Intrappolato nella stasi del suo cuore incrinato...
Nella mescolanza di ricordi d’infanzia ed antiche essenze arabe...
Rapito dal fumo interrogo il mio profondo...
Un’esplosione di vitalità ed energia che racchiude il Sole delle Hawaii.
Da quella notte persiste ancora sulla mia pelle un profumo che ascolto, che vivo...
" Se gli Dei nelle loro notti oscure fumassero per viziare il proprio spirito fumerebbero incenso "